L’importo dell’assegno unico universale aumenta da febbraio 2023: la maggiorazione è dovuta all’inflazione e può corrispondere fino a 100 euro per nucleo familiare che abbia figli sotto il primo anno di vita, figli disabili o molto numerosi. Le modifiche alla disciplina sono contenute nella Legge di Bilancio pubblicata su Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre.
L’importo base dell’assegno unico universale oscilla tra l’importo massimo di 175 euro e l’importo minimo di 50 euro per figli minorenni. Per i figli maggiorenni di oscilla tra 85 e 25 euro. Ogni anno viene ricalcolato sulla base dell’inflazione: a metà maggio sarà ricalcolato, ma il tasso dovrebbe essere intorno al 7,5% (come le pensioni che sono state ricalcolate al 7,3%).
Nel peggiore dei casi, ossia un ricalcolo del 7,3%, l’incremento ammonterà a 12 euro per il massimo (187 euro) e 3,65 euro per il minimo (53,65 euro). Per i figli maggiorenni si passerebbe da 85 a 91 euro per la quota massima, da 25 a 26,80 euro per la quota minima. Nel caso si abbia un figlio entro il primo anno di vita, essendo stato disposto un aumento del 50% dell’assegno, nella misura massima si può giungere ad un incremento di 93,5 euro per un totale di 280,5 euro.
La Legge di Bilancio 2023 oltre a stabilire la maggiorazione del 50% della quota base per i figli di età inferiore a 1 anno ha stabilito anche che tale incremento spetta anche a chi ha figli fino a 3 anni, con Isee inferiore a 40mila euro. Chi ha almeno 4 figli prende 150 euro in più rispetto ai 100 di prima. Le maggiorazioni per i figli disabili del governo Draghi da temporanee diventano strutturali. Infine, la soglia per avere il massimo importo dell’assegno unico universale è stata aumentata fino ad un reddito Isee di 16.095 euro.