Un altro passo verso Napoli Autonoma: la proposta passa al Parlamento


Appena 5 mesi fa si svolgeva la conferenza stampa per la presentazione del progetto NA – Napoli Autonoma, alla presenza del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, del portavoce di MO! – Unione Mediterranea, Flavia Sorrentino, e l’ex candidato alla carica di presidente della Regione Campania nella lista MO!, Marco Esposito.

In quel frangente si è presentata la proposta di legge di iniziativa popolare, perfettamente aderente al dettato costituzionale e che partiva da un presupposto storico preciso, quello per cui quando Napoli camminava con le proprie gambe era una delle più floride capitali d’Europa, in grado di attirare le eccellenze dal punto di vista intellettuale, artistico e professionale da ogni luogo del continente. Dopo l’Unità d’Italia non si è saputo cosa farsene di questa capitale, non si è saputo aprire un dibattito su quale dovesse essere il suo ruolo all’interno del nuovo Stato. Le conseguenze sono evidenti davanti agli occhi di tutti: una città e un popolo lontani dal cuore e dalla mente del Governo centrale, degrado sociale ed economico, assunzione di Napoli al ruolo di demone d’Italia, crogiolo di ogni vizio e malaffare anche se i dati statistici, reali, dipingono ben altra realtà.

Tra i punti della proposta di legge, che potete approfondire leggendo l’articolo scritto lo scorso dicembre, vi è lo spostamento di tutta una serie di competenze che adesso appartengono alla Regione o allo Stato centrale, come la possibilità di trattenere alcune imposte territoriali, l’edilizia pubblica e privata, lo sviluppo urbano, la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, e così via. In questo modo Napoli si governerebbe sostanzialmente da sola, pur restando, ovviamente, una città italiana a tutti gli effetti e facente parte del suo ordinamento. Essendo una proposta di legge popolare, il Parlamento però non è obbligato a prenderla in considerazione, anche se, come detto da Marco Esposito e riportato sempre nell’articolo di dicembre, ignorare del tutto questa richiesta sarebbe un atto estremamente grave, a dimostrazione di una scollatura tra Napoli e le istitutuzioni statali.

Queste le parole di Luigi de Magistris:

Oggi è una giornata storica per Napoli: presentiamo una proposta di legge in Parlamento che promuova il progetto di istituzione NA (Napoli Autonoma). Il Consiglio Comunale sarà denominato “Assemblea Partenopea” e sarà dotato di autonomia statutaria, regolamentare, tributaria e finanziaria. L’ennesimo atto di una rivoluzione: Napoli non più città assistita ma che contribuisce alla valorizzazione delle proprie risorse. Meno tasse, più servizi.


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