Matteo Salvini con le sue scelte politiche sulla gestione della questione migranti continua a scatenare polemiche. Dopo l’ormai famosa querelle con lo scrittore partenopeo Roberto Saviano, si passa all’altro scrittore napoletano Erri De Luca, che ha indirizzato (seppur senza fare nomi) un “caldo” tweet al ministro dell’Interno: “La Guardia costiera libica fa servizio carcerario in acque internazionali, riportando in schiavitù gli sfuggiti alle torture e alle estorsioni. Non salva e lascia annegare. Chi al governo da noi la spalleggia è un annegatore“.
L’indignazione di De Luca arriva dopo la morte di una donna e una bambina a largo delle coste libiche, abbandonate dalla Guardia Costiera che fa capo a Tripoli, con l’unica sopravvissuta Josepha. La donna, scappata dal Camerun perché il marito la maltrattava, è stata soccorsa dai volontari di Open Arms ed ha raccontato di essere stata per due giorni in balia delle onde nel Mediterraneo.
Josepha, consapevole di essere viva per miracolo, ha anche denunciato che lei e gli altri sono stati malmenati dalla polizia libica. Ma Salvini insiste e non perde mai occasione per volgere il suo plauso e il suo grazie alle forze dell’ordine di Tripoli. Infatti, proprio ieri in un post, pubblicato poco dopo il tweet dello scrittore, il vice premier scriveva: “Gommone con 156 immigrati soccorso dalla Guardia Costiera Libica e riportato a terra. Grazie, bene così, mafiosi e scafisti si rassegnino, li combatteremo con tutte le forze. Meno partenze, meno morti, più sicurezza per tutti“.