De Magistris: «I 5 Stelle gridano “onestà” e poi coprono Salvini. Disumani anche loro»
Feb 06, 2019 - Redazione
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, torna ad attaccare Salvini e Di Maio, con i loro rispettivi partiti. La prima questione sulla quale il primo cittadino partenopeo pone l’accento è quella sul processo richiesto a carico di Salvini per i fatti della nave Diciotti. «Di fronte alla richiesta della Magistratura, che è un ordine autonomo indipendente nella separazione dei poteri al nostro paese, un politico per fatti così gravi e per una vicenda così deve con tranquillità e serenità affidarsi a un processo, non farsi schermo dell’ immunità parlamentare», dice de Magistris.
Salvini, spiega ancora il sindaco, «Non è da considerare in questo momento colpevole, ma noi abbiamo la nostra idea: sono convinto che siano stati commessi dei reati». Il Governo, nella gestione dei flussi migratori, avrebbe «messo in atto condotte disumane (…) ma per fortuna abbiamo in Italia una Costituzione che garantisce una Magistratura autonoma e indipendente. Se però viene creata una protezione al politico di turno è una sconfitta della divisione dei poteri».
Le parole di de Magistris fanno riferimento alla possibilità che anche il Movimento 5 Stelle (alleato di Salvini nell’esecutivo) si potrebbe “ribellare” al processo, solo per mantenere salda l’unità a Palazzo Chigi. I grillini, «che hanno sempre gridato “Onestà, onesta!”», per il primo cittadino, non possono dare «l’ombrello dell’immunità a Salvini» per non incorrere in accuse di incoerenza con quelle che sono state le posizioni verso altri governi.
Ma al netto di quello che succederà, de Magistris non ha dubbi e rincara la dose: «Sanno anche loro che hanno messo in campo una condotta disumana, hanno violato leggi e se non ci fossero i testimoni in mezzo al mare, come le Ong, potevano ottenere un’immunità internazionale e invece rischiano di essere processati non solo dall’autorità giudiziaria italiana. Questi hanno solo un nome: “crimini contro l’umanità“».
Una frecciata, in questo caso rivolta solo ai pentastellati, arriva poi sul movimento francese dei Gilet Gialli con il quale Di Maio & Co. stanno solidarizzando nelle ultime settimane: «Io penso che in questo momento ci sarebbe bisogno di un governo più vicino alle esigenze dei cittadini. Ormai il Governo sta in campagna elettorale permanente. Bisogna cominciare a fare il rendiconto delle cose fatte, ma quando vai a fare l’elenco ti trovi di fronte a promesse non mantenute, come gli impegni sulla manovra di bilancio per gli enti locali».
«Anche io – conclude il sindaco – sono attento a quello che accade a Parigi, ed è giusto che sia così, ma vorrei dal mio governo una maggiore attenzione per quelli che sono le disuguaglianze sui territori e smetterla con una campagna elettorale senza fine, in più con una propensione di inguardabilità di tipo mediatico che non si era mai visto».