Accogliere o no gli immigrati in Italia. Non c’è mai stata sintonia tra il leader della Lega Matteo Salvini e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Troppo distanti politicamente e anche nella gestione del problema immigrazione.
Più intransigente e contro lo sbarco dei clandestini il primo, più solidale e a favore dei porti aperti il secondo. Due punti di vista che si scontrano continuamente e che ora vedono l’ex ministro dell’Interno attaccare via social il primo cittadino partenopeo.
La colpa? Alcune sue dichiarazioni in favore dei clandestini.
“Vogliamo agire in maniera responsabile, accogliere i rifugiati e trattarli con dignità e rispetto. Se sono in cerca di una nuova casa, siamo pronti a offrirgliene una nella nostre comunità. Se lo desiderano, possono essere napoletani, palermitani, berlinesi, barcellonesi”.
De Magistris inoltre aveva candidato Napoli, come sede per la prossima riunione del consiglio europeo dei ministri degli Interni. Ora l’attacco via social di Salvini:
“Napoli, il sindaco clandestino offre case agli immigrati. Peggio lui o la Raggi? Mamma mia…”.
Nei mesi scorsi Luigi de Magistris aveva attaccato il precedente governo, primo fra tutti Matteo Salvini (e anche l’allora ministro Luigi Di Maio) per aver fatto morire 150 persone in mare.
Quello dell’accoglienza è un tema caldo che sta a cuore al primo cittadino sempre pronto ad aprire il porto di Napoli. Il decreto Sicurezza e l’accoglienza dei migranti continuano quindi a tenere banco nello scontro politico a distanza tra i due.
Uno scontro che si era visto anche sulla Sea Watch, la nave ong tedesca che era in balia delle acque del Mediterraneo con a bordo 32 migranti e che non poteva attraccare in Italia. Allora, in un’intervista a una radio locale, de Magistris aveva dichiarato:
“Lasciare persone e bambini in mezzo al mare con il gelo e la tempesta è qualcosa di indegno, criminale. Sarebbero tanti i modi per apostrofare i governanti del mondo e quelli italiani che per un po’ di propaganda politica passeranno alla storia per quello che hanno atto morire persone in mare”.
Applausi da parte del primo cittadino erano arrivati per Carola, la comandante della nave che aveva disobbedito a Salvini.
“Cara Carola e cari ragazzi e ragazze dell’equipaggio della Sea Watch, come Sindaco di Napoli, primo cittadino di una città che ha porto e cuore aperti all’umanità, desidero ringraziarvi profondamente per avere deciso, entrando in acque territoriali italiane e dirigendovi verso Lampedusa, di disobbedire a un divieto ingiusto e di obbedire ai valori della costituzione repubblicana del nostro paese”.
L’ex ministro dell’interno Matteo Salvini era stato poi iscritto nel registro degli indagati per diffamazione dopo la denuncia presentata a luglio da Carola Rackete.