Scuole, Azzolina: “De Luca mette la polvere sotto al tappeto. Toglie il futuro ai bimbi”
Ott 18, 2020 - Francesco Pipitone
Il nodo scuole deve essere ancora districato, e la ministra Lucia Azzolina vorrebbe che ci fosse uniformità in tutta Italia sulla loro apertura. In particolare, spiega, la linea del Governo è quella di garantire le lezioni in presenza per tutti, con la didattica a distanza solamente per le superiori ed alternata alla presenza in classe, ma non per gli studenti dell’ultimo anno i quali – avendo la maturità – hanno l’esigenza di andare a scuola.
In un’intervista a Repubblica resa pubblica integralmente su Facebook, Lucia Azzolina ha affermato che “Le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado devono restare assolutamente e completamente aperte come lo sono oggi in quasi tutt’Italia. Per la secondaria di secondo grado, le superiori, può accadere quel che già sta accadendo: vorrei dare una notizia, la didattica a distanza è già utilizzata”.
La ministra è particolarmente risentita nei confronti di Vincenzo De Luca il quale l’ha totalmente ignorata. La Azzolina non è stata avvisata né prima né dopo l’ordinanza campana, e la sua idea sul motivo per cui egli abbia chiuso le scuole è chiara: “Perché è una scorciatoia, come mettere la polvere sotto il tappeto. Si pensa che non sia un costo e invece è elevatissimo e mina il futuro del Paese. Stiamo parlando di far esplodere un problema che già abbiamo tantissimo come la dispersione scolastica. In alcuni territori le scuole non sono solo luogo di apprendimento, ma un posto dove si impara la legalità. Io ci sono stata in Campania. Lì la scuola non è meno importante del pane. Chiuderla significa prendere quei bambini e sottrarre loro un pezzo di futuro enorme. Non lasciargli speranza“.
Non si capacita inoltre del perché debbano essere gli studenti a pagare l’inefficienza e la disorganizzazione dei trasporti e della sanità: “Ma quel che dico è, se ci sono criticità nei trasporti pubblici, cosa c’entrano i bambini? Non sono certo solo gli studenti che si muovono. Mi è arrivato un comunicato dell’Ancodis, l’associazione dei collaboratori dei dirigenti scolastici: parlano di un’aggressione alla scuola, “che si sta facendo apparire ingiustamente luogo di diffusione del virus mentre non si interviene responsabilmente sugli altri anelli debolissimi del sistema”. Sono d’accordo. In queste ore c’è un assalto alla scuola e questo non può far altro che ledere il diritto all’istruzione”.