Draghi non dimentica solo il Sud: nel Governo soltanto 8 donne su 23 ministri


Il governo Draghi, pronto ad entrare ufficialmente in esecuzione, sta suscitando qualche polemica dovuta alla scelte dei ministri con cui l’economista Mario Draghi si troverà a prendere decisioni importanti per risollevare l’Italia da qui ai prossimi mesi. Il consiglio dei ministri, infatti, è composto da 23 persone di cui 15 politici e 8 figure tecniche. Tra queste 23 persone individuate, però, in netta minoranza le donne che ancora una volta non riescono ad ottenere una quota paritaria al governo.

Tra le cariche assegnate alle quote rosa troviamo:

  • Ministero dell’Interno: Luciana Lamorgese, ministra tecnica
  • Ministero della Giustizia: Marta Cartabia, ministra tecnica
  • Ministero dell’Università: Cristina Messa, ministra tecnica
  • Ministero Politiche Giovanili: Fabiana Dadone, politica
  • Ministero degli Affari regionali: Mariastella Gelmini, politica
  • Ministero politiche per la disabilità: Erika Stefani, politica
  • Ministero delle Pari Opportunità: Elena Bonetti, politica
  • Ministero politiche per il Sud: Mara Carfagna, politica.

Tutti ministeri importanti che si aggiudicano il 33% delle cariche su una percentuale totale tutta maschile ma che lascia poco spazio alla valorizzazione della competenza professionale femminile. Tutto ciò avrebbe scatenato le reazioni anche all’interno del Partito PD che su più fronti ha dichiarato il proprio disappunto sia per la scelta della forma di un governo a minoranza femminile, sia per non aver scelto, tra le ministre assegnatarie, nessuna donna del PD. Oltre alle donne, il governo Draghi ha dimenticato anche il Sud: solo 4 sono infatti i ministri meridionali.

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Sanità, lavoro, imprese, giovani, questi i temi che adesso il governo Draghi si troveranno ad affrontare, con una particolare attenzione al tema urgente delle vaccinazioni che hanno subito diversi stop e che adesso potrebbe coinvolgere tra le fasce a rischio non solo gli anziani ma anche il personale docente. Alle 12 di oggi 13 febbraio 2021, ci sarà il giuramento dei ministri e la cosiddetta cerimonia della campanella che segna il passaggio dell’inizio del nuovo Consiglio dei ministri con il congedo del precedente Presidente del consiglio.


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