Vasca Pianillo, via alla bonifica: nuovo collettore per disinnescare la bomba tossica
Mar 24, 2021 - Vincenzo Marchese
Era il lontano 1973 quando nacque il progetto “Depurazione Golfo di Napoli” che prevedeva la completa balneazione di tutto il litorale vesuviano, già all’epoca drammaticamente molto inquinato. Il problema principale era dovuto agli sversamenti in mare, di buona parte dei comuni del vesuviano e del medio sarnese, dei liquami fognari lungo il corso del fiume Sarno (il più inquinato d’Europa) senza alcun tipo di trattamento e da qui dunque direttamente in mare. Le tempistiche inizialmente stimate per il completamento di tutte le opere previste dal progetto, necessario per porre fine a questo scempio ambientale, ammontavano ad una quindicina d’anni anche se, come tristemente noto, fino a pochissimi anni fa i lavori portati a termine nei numerosi comuni di pertinenza non rappresentavano che il 40-50% circa di tutti quelli previsti.
Dopo ben 47 anni, caratterizzati da numerosi rinvii, contenziosi vari, opere parziali, indagini su presunti tentativi di corruzione e inadempienze, e dunque nel corso dello scorso anno, anche grazie all’impegno assunto dal presidente De Luca qualcosa sembra essere cambiato, vale a dire la realizzazione dei due attesissimi impianti di depurazione, nello specifico quello di Scafati e quello di Angri e dei relativi dotti di collettamento delle acque. La scorsa estate i due impianti di depurazione sono stati inaugurati e messi in funzione, così come il parziale trattamento delle acque reflue dei comuni interessati. Un ottimo passo in avanti che ancora richiede però l’ultimazione di alcuni interventi secondari.
Vasca Pianillo: la bomba ecologica
San Giuseppe Vesuviano è sicuramente una delle località che ha dovuto convivere con la situazione forse più problematica, ossia la tramutazione della vasca in località Pianillo, bacino artificiale progettato in epoca borbonica originariamente destinato al solo conferimento e assorbimento delle acque piovane, in una cloaca a cielo aperto la quale, oltre a provocare annose conseguenze relative all’inquinamento delle falde acquifere, all’insalubrità dell’aria e al mefitico olezzo che infestava l’intero areale, causava il trasbordo di numerosi quantitativi di acqua stagnante più a valle durante le giornate di pioggia, provocando spesso massicci allagamenti lungo le strade e le campagne limitrofe.
In particolare, la conseguenza più “palpabile” nelle dinamiche della quotidianità locale è stata il divieto alla coltivazione dei numerosi frutteti, soprattutto di alberi di nocciolo, che circondano il perimetro del nocivo specchio lacustre a causa delle reiterate esondazioni di acqua putrida che permeavano nel sottosuolo. Ma, come se non bastasse, il danno economico per gli agricoltori della zona è stato aggravato anche dalla conseguente ed ovvia svalutazione di quei terreni. Una vera e propria bomba tossica il cui risolutivo disinnesco sembrava ripetutamente slittare ad un futuro sempre troppo distante.
Benché la realizzazione e l’inaugurazione delle reti di convogliamento dello scorso luglio abbiano già apportato un netto miglioramento per ciò che concerne il corretto smaltimento dei reflui verso l’impianto di depurazione di Angri, mediante l’allaccio al collettore “Medio Sarno – Sub Comprensorio 2”, la zona è di nuovo interessata da nuovi lavori, essenziali per l’effettivo completamento del succitato progetto. Ciò ha comportato nello scorso mese di febbraio la chiusura di via vasca al Pianillo, l’importantissima arteria che consente (insieme alla parallela via Pianillo) di congiungere la cittadina vesuviana con il vicinissimo raccordo autostradale dell’A30 nonché con i comuni di Striano, Palma Campania e Poggiomarino causando inevitabilmente grossi problemi per residenti e conducenti, nonché l’ingorgo delle strade attigue. L’assessore al Bilancio con delega allo Sviluppo Economico e alla Protezione Civile Enrico Ghirelli si è concesso per una breve intervista, facendo il punto sulla durata dei lavori e sugli sviluppi che riguardano l’intera area.
Salve Assessore. Dopo gli interventi della scorsa estate relativi al termine dei lavori per la rifinitura del collettore fognario, via vasca al Pianillo già da alcune settimane è stata interdetta nuovamente al transito. Ciò sta comportando un’intensificazione del traffico sulle arterie stradali attigue nonché disagi per i cittadini, in particolar modo per chi deve raggiungere il casello autostradale di Palma Campania. C’è una data fissata per il ripristino della viabilità di questa importantissima sede viaria?
“Salve. La durata dei lavori dovrebbe protrarsi per almeno una quarantina di giorni, ergo almeno fino a fine aprile, ma non sono da escludere tempistiche leggermente superiori. Va detto che sono lavori importantissimi, perché inerenti al definitivo completamento delle opere idrauliche che stanno già consentendo di veicolare le acque reflue dalla rete fognaria cittadina al nuovo depuratore di Angri e pertanto non abbiamo imposto alla GORI, ditta aggiudicataria dei lavori, tempistiche serrate o dettate a priori, purché il sacrificio dei sangiuseppesi venga ripagato dalla realizzazione di un impianto perfettamente collaudato e funzionale, che la cittadinanza aspetta ormai da troppi anni. Capisco benissimo il disagio degli automobilisti ma sono interventi idraulico-architettonici fondamentali che non potevano essere più differiti. Confido nella loro pazienza e nella loro assoluta comprensione”.
Di che tipo di interventi si tratta?
“Attualmente gli operai della GORI stanno provvedendo alla realizzazione di una camera di sedimentazione per la decantazione delle acque fognarie, la quale sarà situata proprio in corrispondenza degli attuali scavi; principale motivo, questo, della chiusura di via Vasca al Pianillo. In un secondo momento verrà avviata la rimozione degli strati di guano depositatosi sul fondo della vasca che non permettono il regolare assorbimento di ciò che sarà, finalmente, solo acqua piovana così come previsto, d’altronde, dal suo originario scopo…”.
Beh certo, si spera ovviamente in un repentino ripristino della reale funzione della vasca… anche se le varie ispezioni espletate nel corso degli anni e le denunce e i reclami operati anche da privati cittadini hanno messo in luce l’esistenza anche di condotti abusivi che sversano liquami di dubbia composizione e non monitorati dagli enti ufficiali…
“Sì, è un problema questo a noi ben noto. Abbiamo già segnalato la presenza di questi sversamenti illeciti e comminato già delle sanzioni ad alcuni trasgressori e continueremo a farlo con la medesima fermezza. La bonifica di quest’aria, già pesantemente martoriata in tutti questi anni a livello di dissesto idrogeologico e di pericolo igienico-sanitario, deve essere totale. Poi oltre al drammatico impatto ambientale non dimentichiamoci che tutta questa tristissima vicenda ha anche comportato nel corso degli anni un considerevole indebitamento del Comune, perché condannato e obbligato dagli Organi Giudiziari, insieme alla Regione Campania, a risarcire il Comune di Poggiomarino per le ingenti quantità di acqua fognaria che, nella loro traversata a valle verso il fiume Sarno, allagavano molte delle sue strade durante le precipitazioni piovose più intense”.
Sono opere, sia quelle in corso che quelle attuate nell’ultimo biennio, attese da quarant’anni. Vero è che nulla va giudicato in itinere ma solo dopo avvenuta realizzazione/conclusione, ma sembra comunque che l’impegno del presidente De Luca preso ad inizio legislatura concernente la bonifica del fiume Sarno, mediante il trattamento delle acque dell’intero sistema fognario dei comuni del vesuviano e dell’Agro Nocerino Sarnese, si stia concretizzando in modo abbastanza celere. Anche lei è di questo avviso?
“Guardi, chi si aspetta una contrapposizione aprioristica da parte mia, incentrata su demagogiche prese di posizione basate esclusivamente sul colore politico, resterà deluso. Io per quanto mi riguarda, così come credo del resto tutti i membri della Giunta, non ho alcun problema a dare merito a tutti i vertici della classe dirigente, di qualsiasi fazione, che vengono incontro alle vere esigenze della comunità con proposte funzionali e opere concrete. Al momento il direttivo della Regione Campania sta ascoltando in modo fattivo le richieste delle comunità vesuviane e fino a quando ci sarà questo atteggiamento collaborativo o risolutivo, che ha come unico scopo il bene dei cittadini, da parte mia ci sarà sempre un’attitudine al dialogo e alla cooperazione. Ad esempio sono arrivati o stanno per arrivare i fondi anche per altri lavori di strategica valenza per la nostra cittadina, come ad esempio il rifacimento ex novo del Centro Operativo Comunale (C.O.C) della Protezione Civile sito in p.zza Mercato o la ristrutturazione e la riabilitazione del Palazzetto dello Sport, e di questo non posso che essere contento e molto soddisfatto”.
Un’ultima domanda, dopo la canalizzazione di tutte le acque fognarie verso il depuratore di Angri, che adesso ha comunque toccato un confortante 70%, e dopo la rimozione di tutto il guano che ha praticamente impermeabilizzato il fondo della vasca, quali proposte ha in mente l’Amministrazione per dare il via ad una completa rinascita di questa vastissima area dopo anni di abbandono e noncuranza?
“È ancora prematuro parlarne, anche perché non sappiamo con certezza quando la GORI provvederà alla rimozione dei fanghi. Fino ad ora le procedure si sono limitate ad un preliminare campionamento e alle analisi del materiale sedimentario e poi bisognerà constatare con dei tecnici specializzati l’effettivo risanamento di tutta l’area che circonda la vasca. Le idee non mancano di certo, come ad esempio la realizzazione di un parco cittadino o comunque di infrastrutture o spazi che possano favorire l’attività fisica, in modo che il riscatto di questo territorio e l’appropriazione della comunità sia effettiva nonché realmente percepita. Poi non dimentichiamoci che nelle vicinanze dovrà sorgere una zona industriale, fondamentale per l’indotto occupazionale di tutta l’area, la quale sarà ovviamente ecosostenibile al 100% e dunque per nulla impattante sull’ambiente, anche per rimarcare in modo netto il punto di rottura e di svolta rispetto alle tristi dinamiche del passato. Ma ripeto, vediamo quando e in che modo verranno ultimati questi lavori di bonifica e poi prontamente inizieremo a formulare le opportune ipotesi e le adeguate considerazioni”.