De Luca: “Dopo i conflitti oggi apprezzo Di Maio. Nel PD qualcuno parla a capocchia”
Ott 07, 2021 - Redazione
Vincenzo De Luca fa il punto con la stampa in merito alle elezioni amministrative appena conclusesi. Tra gli argomenti più interessanti il rapporto con il Movimento 5 Stelle, verso cui il Presidente della Regione Campania aveva sempre avuto parole molto critiche, per poi cambiare atteggiamento negli ultimi tempi, anche grazie all’alleanza tra PD e pentastellati nel sostenere la candidatura di Gaetano Manfredi. Quest’ultimo è stato un nome apprezzato da De Luca, anche se forse senza eccessivo entusiasmo. Soprattutto rappresenta una svolta rispetto a Luigi de Magistris con cui i rapporti sono stati a dir poco pessimi.
Sulla presenza assidua di Conte a Napoli in occasione delle elezioni comunali:
“L’ho visto come una conferma dell’attrattività turistica della Regione Campania. Poi lei come sa sono molto caritatevole, quindi oggi bisogna essere molto aperti con gli amici 5 Stelle. A parte tutto, io sono uno di quelli che non ha un doppio linguaggio in privato e in pubblico, quindi non ho problemi ad avere rapporti di cordialità ed amicizia con Roberto Fico che considero una persona di grande qualità umana, di grande valore, così come ho apprezzato che Di Maio abbia cambiato la propria posizione”.
“Abbiamo avuto conflitti, ma quando Di Maio ha trovato il coraggio di chiedere scusa al sindaco di Lodi che era stato incarcerato ingiustamente, beh, è un dato di novità di cui prendere atto perché questo significa riportare la politica alla sua dignità. Noi dobbiamo ritrovare il senso umano anche della lotta politica, confrontarci, discutere ma rispettandoci. Cercare di dare messaggi positivi alle nostre comunità e non messaggi di aggressività o banalizzazione dei problemi come i 5 Stelle hanno fatto per 10 anni e di questi portano una responsabilità storica in Italia. Se l’evoluzione di questo movimento è in direzione di un obiettivo di riformismo moderno ed europeo, per me questo è un dato estremamente positivo che va colto e va anche coltivato”.
Sulle dichiarazioni in merito a esponenti del PD, accusati di avere detto idiozie. Affermazione aggressiva?
“No è chiara, è semplicemente chiara, perché quando si parla a capocchia è bene dire che non bisogna parlare a capocchia. Bisogna partire dai dati di fatto, dai numeri. Lei pensa che sia aggressivo ricordare quali sono i numeri delle elezioni? No, è semplicemente raccontare la realtà per quella che è”.
Circa le polemiche con lo storico Alessandro Barbero sul Green Pass:
Io ho polemizzato con Barbero? Chi è Barbero? Ah, il giovanotto? E beh, verrà qui a spiegare le sue motivazioni. Se io sento un professore che dice ‘Io mi sono vaccinato e intanto mi sono messo al sicuro, però… voi siete liberi’, bisognerà spiegare anche a Barbero che la libertà come valore assoluto non esiste. La libertà di esprime e si realizza in un contesto di responsabilità. Tutte le questioni poste in questi mesi sul rapporto tra Green Pass e libertà sono questioni di lana caprina, come ha detto il rettore del Politecnico di Milano con il quale io concordo.
Sul via libera del Governo all’apertura delle discoteche con capienza al 35%:
“Le sembro il soggetto più adatto a parlare di discoteche? Alla mia età non mi reggo neanche in piedi…”.