Più di due miliardi di debiti, è questa la cifra che pesa sulle casse del Comune di Napoli. Gaetano Manfredi, appena eletto sindaco, immediatamente ha chiesto al governo di fare qualcosa verso questo debito ingiusto che grava sui napoletani. Da Parma, dove si è recato per l’Assemblea dell’Anci ha parlato di cifre che devono arrivare nell’immediato e della sfida che vedrà coinvolta la città di Napoli per i prossimi 5 anni:
“Il PNRR è una grande occasione per la ripartenza dell’Italia e per la riduzione dei divari, ma occorre mettere i Comuni nelle condizioni di agire e dare risposte concrete, specie quelli più in difficoltà come il nostro. La vittoria per tutto il Paese non sarà quella di aver speso queste risorse, ma di averlo fatto per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. E allora, cogliamo questa opportunità in maniera seria e controllata per ricostruire le pubbliche amministrazioni, soprattutto del Sud, mettendo al centro la qualità del personale e l’efficienza della macchina amministrativa. Se saremo in grado di fare questo, avremo raggiunto un obiettivo ancora più grande delle opere che realizzeremo“.
Per Manfredi saranno necessari tra i 100 e i 200 milioni all’anno per fare un po’ d’ossigeno alle casse del Comune. Parole che però secondo il suo predecessore, Luigi de Magistris, erano state già ripetute più volte al governo che con Manfredi come ministro non aveva fatto nulla per la città. Da qui il post piccato del magistrato:
“Il Sindaco Gaetano Manfredi dice quello che giustamente abbiamo detto noi in dieci anni: non si può governare senza soldi, senza personale e con un debito ingiusto (eppure noi per dieci anni lo abbiamo fatto). Mi chiedo: “Perché quando abbiamo posto queste questioni anche durante il Governo del quale Manfredi era Ministro nulla è stato fatto, eppure la maggioranza era la stessa che oggi sostiene Manfredi? Perché quando facemmo la manifestazione sul debito ingiusto in una Piazza Municipio strapiena, pezzi della maggioranza che oggi sostengono Manfredi organizzarono la contro manifestazione a piazza Trieste e Trento?”. Prendiamo atto con soddisfazione che oggi si dica da parte del nostro successore che la lotta era giusta. Resta la domanda, ma è retorica, lo so. “Perché non avete fatto nulla quando potevate?”.