Si è aperta alle ore 11 la quarta votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la prima con il nuovo quorum fissato a 505 voti, ossia la maggioranza assoluta. La terza votazione è servita a dare qualche indizio: il fatto che Mattarella sia stato colui che ha avuto le maggiori preferenze indica ancora grande incertezza, mentre l’exploit di Guido Crosetti significa la volontà del centro destra di non restare fuori dai giochi e subire le candidature della maggioranza.
I nomi che circolano con più insistenza sono quelli di Pier Ferdinando Casini, Mario Draghi (nonostante le dichiarazioni in senso opposto di Salvini e M5S), Sergio Mattarella (che però si è detto non interessato) ed Elisabetta Belloni. Quest’ultima rappresenta un po’ la sorpresa tra i quattro: attualmente ricopre il ruolo di diplomatica alla guida del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Sarebbe un profilo, riportano diversi organi di stampa, apprezzato dal centro sinistra e verso cui Giorgia Meloni sarebbe stata possibilista. Altro nome circolato è quello di Sabino Cassese, ex Presidente della Corte Costituzionale.
Nata a Roma il primo settembre 1958, si è laureata alla Luiss di Roma in Scienze Politiche con una tesi in tecnica del negoziato internazionale. Nel 1985 è iniziata la sua carriera diplomatica con incarichi nelle ambasciate italiane e nelle rappresentanze permanenti a Vienna e Bratislava. Dal 2004 al 2008 ha diretto l’unità di crisi del Ministero degli Esteri, dal 2008 al 2013 è stata direttrice generale della cooperazione allo sviluppo sempre della Farnesina. Nel 2014 è stata promossa ambasciatrice di grado; nel 2015 ha ricoperto la carica di capo di gabinetto del Ministro degli Esteri.
Nel 2018 il suo nome fu fatto in merito alla possibilità di ricevere il mandato di Presidente del Consiglio. Il 12 maggio 2021 il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, l’ha nominata direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. È la prima donna ad aver guidato la struttura della Farnesina e ad essere capo dell’agenzia di coordinamento dei servizi segreti.
La quarta votazione si dovrebbe concludere ad ogni modo con un altro nulla di fatto. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Leu hanno annunciato che voteranno scheda bianca, mentre il centro destra con Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Coraggio Italia e Rinascimento non ritireranno la scheda.
Matteo Salvini ha affermato che servirà un’altra giornata al centro destra per allargare il proprio campo. “Ci prendiamo un’altra giornata – le parole riportate da AdnKronos – perché voglio allargare il campo del centrodestra e trovare un nome di altro profilo istituzionale”.