Nella schiera dei ministri del nascente Governo ci sono due napoletani: si tratta di Gennaro Sangiuliano e Matteo Piantedosi, rispettivamente ministro della Cultura e dell’Interno.
Nel pomeriggio di ieri, a seguito delle consultazioni, Giorgia Meloni ha accettato l’incarico di formare il nuovo Governo. Nelle vesti di premier ha letto alla stampa la lista dei ministri che formeranno il nuovo esecutivo: si tratta di 24 ministeri, di cui 9 senza portafoglio.
A prendere il posto di Dario Franceschini, come ministro della Cultura, sarà Gennaro Sangiuliano. Napoletano, classe ’62, ha una formazione da giurista con una brillante carriera nel giornalismo. Ha lavorato prima come inviato di economia e politica internazionale poi come direttore, dal 2018, del Tg2 Rai.
Si è laureato in giurisprudenza all’università Federico II di Napoli, ha conseguito un dottorato (sempre nella città partenopea) e poi un master di diritto privato alla Luiss di Roma. E’ stato direttore del quotidiano Roma e vicedirettore di Libero. Ha scritto diversi saggi, soprattutto biografie: da quella di Trump a quella di Putin. In ambito politico si è sempre schierato e impegnato apertamente con la destra.
Matteo Piantedosi è il nuovo ministro dell’Interno del Governo Meloni. Napoletano, 59enne, è stato capo di Gabinetto dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dal giugno 2018 al settembre 2019. E’ sposato ed ha due figlie.
La sua carriera in prefettura inizia nel 1989 a Bologna dove, per 8 anni, svolge l’incarico di capo di Gabinetto. Nel 2007 diventa viceprefetto fino al 2009 per poi passare alla dirigenza dell’Ufficio relazioni parlamentari del ministero dell’Interno.
Nel 2011 diventa prefetto, Lodi la prima sede. Nel 2012 torna a Roma come vicecapo di Gabinetto di un altro ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e nello stesso anno diventa vicecapo di Polizia. Dal 2017 al 2018 svolge l’incarico di capo di Gabinetto al fianco di Salvini e nel 2020 viene nominato prefetto di Roma.