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Autonomia Differenziata, Calderoli minaccia il giornalista che lo critica: “Basta o querelo”

Arriva perfino a minacciare i giornalisti Roberto Calderoli, il ministro della Lega Nord impegnato nel dare vita all’autonomia differenziata che, sin dalla sua ideazione, è stata anche definita secessione dei ricchi poiché vi aspirano le regioni settentrionali che vorrebbero competenza esclusiva in più materie. Secessione dei ricchi perché, di fatto, dopo una storia di abbandono del Mezzogiorno si guarda alla risoluzione di una presunta questione settentrionale, mentre non si è fatto nulla per risolvere la questione meridionale sorta tra l’altro dopo l’Unità d’Italia come dimostrano i dati relativi al Pil pro capite prima e dopo il 1860.

Autonomia Differenziata: Calderoli minaccia di querela il giornalista Marco Esposito

Roberto Calderoli ha parlato soprattutto in riferimento a degli articoli di Marco Esposito, scrittore e giornalista de Il Mattino, di cui è noto l’impegno per il Sud anche attraverso la scelta fatta in passato di candidarsi al ruolo di Presidente della Regione Campania nel 2015 con la lista meridionalista MO!.

Marco Esposito ha parlato di legge Spacca Italia, ed in proposito il ministro leghista ha affermato: “Ricordo poi che io sono il ministro per le Regioni, di tutte le Regioni italiane, non di alcune sì e altre no e proprio per questo sto girando l’Italia in lungo e in largo per incontrare di persona tutti i governatori regionali. Altro che spacca Italia… Ora basta, i giornalisti hanno un codice deontologico da rispettare, c’è un limite alla cronaca che non può trascendere in offesa o in bugia. Non intendo querelare nessuno per ora, non sono il tipo che querela, ma se mi capiterà di leggere ancora frasi offensive e calunniose nei confronti del mio lavoro da ministro, frasi come queste sullo spacca Italia, allora sarò costretto a procedere alle vie legali. Totale e sacrosanta libertà di critica dei giornalisti, ci mancherebbe, ma non di inventare qualcosa che non esiste e di diffamare, chiaro?”.

Nel frattempo, però, nessun passo avanti concreto è stato fatto ad esempio per la definizione dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) e per la soppressione del criterio della spesa storica per cui, ad esempio, se un Comune non ha mai speso un euro per gli asili nido allora non riceverà dallo Stato neanche un soldo. È la situazione denunciata proprio da Esposito nel libro Zero al Sud, dove si denuncia come i finanziamenti vadano a chi ha già soldi da spendere, mentre chi non ne ha (i Comuni del Sud) deve continuare ad arrangiarsi perché la legge italiana prevede che chi non spende, non ha bisogno di spendere, e non che abbia le tasche vuote.

Marco Esposito, dopo la minaccia, ha giustamente rilevato che Calderoli ha preferito attaccare anziché entrare nel merito della questione. Prendere in considerazione la possibilità di querelare qualora si parli di Spacca Italia, ma cosa risponde alle questioni di merito? Nulla. In tal modo dimostra la sua grande abilità, quella del politico di mestiere con decenni di esperienza: ha distratto tutti dai contenuti dell’Autonomia Differenziata spostando il dibattito su un argomento meno che marginale. Così, potremmo pensare, può continuare a lavorare davvero su una normativa in grado di spaccare l’Italia, senza il fastidio di dover dare conto a delle critiche.

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