Lutto nazionale e funerali di Stato per la morte di Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica emerito che si è spento all’età di 98 anni.
In Italia le esequie di Stato sono disciplinate dall’articolo 2 della legge 7 febbraio 1987, n. 36 e dalla circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2002. Essi spettano sempre al Presidente della Repubblica, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei deputati, del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa. Possono inoltre essere accordati a personalità che hanno reso particolari servigi alla Patria.
Il lutto nazionale viene invece proclamato secondo la discrezione del Governo: è stato l’esecutivo a omaggiare in tal modo Giorgio Napolitano, così come aveva fatto in favore di Silvio Berlusconi, non senza suscitare vibranti polemiche tra le file dell’opposizione e nella popolazione.
L’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sta ricevendo il cordoglio da parte di numerosi capi di Stato. Tra questi c’è Vladimir Putin: il Cremlino ha annunciato che il Presidente russo ha espresso le condoglianze per la morte di Giorgio Napolitano. “Caro signor Mattarella, la prego di accettare le mie più sentite condoglianze per la scomparsa dell’ex presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano” – si legge nel comunicato del Cremlino – “È venuto a mancare uno statista eccezionale e un vero patriota italiano. Nella sua giovinezza Napolitano lottò coraggiosamente contro il fascismo nelle file della Resistenza e poi ha servito fedelmente per molti anni il suo paese, anche come presidente e in altre alte cariche governative”. Putin ricorda di aver avuto la fortuna di parlare con Napolitano in diverse occasioni e “conserverà per sempre un caro ricordo”.