Fase 2, attività sportiva e passeggiate: cosa si potrà fare dal 4 maggio


Ieri sera il presidente Giuseppe Conte ha illustrato le novità che caratterizzano il nuovo DPCM sull’emergenza coronavirus, quello che disciplina le modalità di svolgimento della Fase 2. Tra i punti che più interessano la popolazione vi è quello che riguarda l’attività sportiva e l’attività motoria all’aperto, ossia se sarà possibile fare una corsa o una passeggiata e quali precauzioni bisognerà prendere.

Durante la diretta Giuseppe Conte ha detto espressamente che ci si potrà allontanare da casa, dunque non sarà più obbligatorio restare nelle immediate vicinanze della propria abitazione. Si potrà fare attività sportiva (la classica corsetta) e attività motoria (la passeggiata). D’altra parte l’articolo 1, lettera e dispone che: l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto dalla lettera d) (divieto di assembramento, ndr), nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. I sindaci possono, e devono, chiudere quelle aree dove non è possibile far rispettare le norme sugli assembramenti.

L’interrogativo sorge in merito alla possibilità di spostarsi o meno da un comune all’altro. In assenza – al momento – di disposizione espressa, alla luce dei precedenti decreti si deve intendere che l’attività sportiva e quella motoria debbano essere svolte all’interno del proprio comune.

Anche per quanto riguarda l’uso eventuale della mascherina durante la passeggiata o l’attività sportiva il decreto non specifica. All’articolo 3, comma 2, il testo dice: “Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza“. Stando alla lettera della legge ed in assenza di precisazioni, la mascherina è sicuramente obbligatoria nei luoghi chiusi e ogni volta che non si possa tenere la distanza di sicurezza. Per l’attività sportiva e quella motoria, invece, che devono tenersi a una distanza minima, rispettivamente, di due metri e un metro, dovrebbe non essere obbligatorio l’uso della mascherina a partire dal 4 maggio. Sottolineiamo ancora una volta, però, che in tal senso mancano precisazioni e soprattutto le ordinanze regionali che verosimilmente andranno a fare chiarezza in merito, quindi nel frattempo ci sentiamo di consigliare sempre e comunque l’uso della mascherina anche in questi casi, fermo restando l’obbligo di distanziamento.

Resta da sciogliere del tutto anche il nodo autocertificazione. Tra i motivi di necessità verrà aggiunta anche la visita ai congiunti. Questa è la sola novità menzionata dal decreto sulla Fase 2, dunque, in assenza di nuove disposizioni, si deve intendere che l’autocertificazione sia necessaria anche quando si fa attività sportiva o motoria.


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