In Campania slitta ancora la riapertura delle scuole: “Dall’Asl dati scoraggianti”
Ott 22, 2020 - Stefano Colasurdo
Scuola
In Campania la riapertura delle scuole non è per niente scontata, i dati poco incoraggianti dell’ultima settimana spingono per la Dad, la didattica a distanza.
La priorità è quella di mandare a scuola soprattutto i più piccoli. C’è la necessità di dare spazio alla crescita del bambino non solo in termini di apprendimento scolastico, ma anche in termini di crescita personale. Il contatto diretto con le maestre e ancora di più quello con i compagni di scuola è un elemento fondamentale per i più giovani.
Tutto ciò sta venendo meno. I bambini si stanno quasi adattando a questo stile di vita. Un grosso errore, per loro questa sta diventando la normalità. C’è bisogno di garantire la massima sicurezza per la riapertura delle scuole, ma per farlo bisognerà attendere ancora un po’ di tempo come spiega l’assessore regionale Lucia Fortini.
Intanto però un altro problema è legato alla mancanza della scuola nella vita dei bimbi, la presenza dei genitori. Per questi ultimi infatti le istituzioni scolastiche rappresentano un luogo sicuro dove i bambini possono trascorrere la maggior parte del loro tempo mentre loro sono a lavoro. In questo modo invece diventa tutto più complicato e c’è il rischio che qualche genitore debba rimanere a casa tralasciando le ore di lavoro. Insomma è un vero dramma.
Queste le parole di Lucia Fortini, assessore all’istruzione della Campania, riportate dal Corriere del Mezzogiorno: “Abbiamo avuto lunghe riunioni e altre ne avremo. C’è unanimità sulla preoccupazione per i bimbi della scuola primaria e i disabili. Ma le Asl hanno portato dati per niente incoraggianti sui contagi a scuola. Potremmo essere costretti a fare scelte dolorose, privilegiando la salute.”
Sull’idea di progetti sperimentali per bimbi disabili: “L’idea è nata da una proposta della dirigente della scuola Vanvitelli del Vomero. Mi mandò un progetto sperimentale per i bimbi disabili, garantendo gli spazi. E abbiamo deciso che se ci sono le condizioni ogni scuola può aprire progetti.”