Coronavirus, anonimo dona una tonnellata di banane: “La mia attività è andata avanti, quella di altri no”


La solidarietà a Napoli continua durante l’emergenza Coronavirus. Stavolta, l’identità del benefattore non è stata svelata, proprio per volontà di quest’ultimo. Il dono? Tonnellate di banane per le famiglie di Scampia.

I primi 100 kg sono giunti alla palestra di Gianni Maddaloni. Ben nove scatoloni pieni di banane, annunciati con una telefonata, rendicontata da LaRepubblica: “Gianni, c’è un imprenditore di Cardito che ha comprato una tonnellata di banane per i più bisognosi e vuole donarle a Scampia“. Ciò soltanto a condizione che si mantenga l’anonimato.

Un triangolo di solidarietà che ha coinvolto Cardito, Afragola e la zona nord di Napoli. La telefonata, infatti, è partita dal padre di un bambino autistico di Afragola che, con lo scoppio della pandemia, ha iniziato a dedicarsi, come volontario, alla distribuzione degli alimenti. Per questo si è spostato più volte da Afragola a Cardito ed ha conosciuto il benefattore anonimo.

Egli ha rivelato: “Il sindaco Cirillo mi ha indicato dove andare a prendere delle banane e ho conosciuto questo signore che mi parlava di una beneficenza che non può essere apparenza, altrimenti è priva di sostanza. Indicava il quadro di Gesù e mi diceva di ringraziare lui”.

Non conosciamo chi è l’imprenditore ma sappiamo cosa lo ha spinto al nobile gesto: “Mi scuso se non rivelo la mia identità” – ha dichiarato – “Ma se chi è in difficoltà in questo momento si sente inferiore, quasi in colpa, non vedo perché chi ha possibilità debba ostentare. Con questo maledetto virus ho visto la mia attività andare avanti e altri fermarsi. Senza più un lavoro. Non è giusto. Allora ho detto a me stesso di dover fare tutto quello che potevo per gli altri”.

“In nome di mia madre che non c’è più e tanto faceva per i meno fortunati. Ho iniziato a donare tra Cardito e Afragola, poi sono incappato in questo papà che è venuto con l’auto a caricare la merce. Il merito è suo”.

Oltre alla palestra di Maddaloni, le banane sono arrivate all’associazione per la legalità “Senza bavaglio”, di Claudio Ferrara.

“Da anni distribuisco pacchi alimentari ma col Covid le famiglie bisognose sono passate da 120 a 300.” – spiega Maddaloni – “Serve una mano. Oltre alle banane, questo imprenditore vorrebbe donare ancora cibo, pasta, salsa. Io sono un sognatore. Volevo vincere l’Olimpiade e con Pino ce l’ho fatta. Ora voglio trasformare la mia palestra, che è del Comune, in una mensa per i poveri e in un banco alimentare dove arriverà cibo tutti i giorni”.

Un gesto che non lascia dubbi e che mostra quanto la solidarietà a Napoli contribuisca ad offrire ristoro a chi non ne ha più.


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