Portici, massacra e uccide la compagna poi si lancia dal balcone: era terrorizzato dal Covid
Lug 28, 2020 - Veronica Ronza
Un omicidio avvenuto a Portici ha sconvolto l’intera comunità. Una donna è stata massacrata e poi uccisa dal compagno che, a sua volta, si è tolto la vita lanciandosi dal balcone di casa. A far luce sulla dinamica è IlMattino.
Autore del folle gesto è G. F., 65enne di Portici. L’uomo ha colpito la donna con decine di coltellate, infierendo persino nelle articolazioni. Probabilmente l’intenzione era quella di tagliarla a pezzi per poi occultarne il cadavere. L’arma utilizzata, e ritrovata sul posto, è un coltellaccio da cucina.
Poco dopo, un tonfo: il corpo dell’uomo è stato ritrovato senza vita in Via Libertà, nei pressi del civico 216, dove i due convivevano.
La vittima, Maria Adalgisa Nicolai, 58enne, era ricercatrice di scienze e tecnologie alimentari al dipartimento di Agraria dell’Università Federico II. Conviveva col compagno, che poi si è rivelato essere il suo assassino, da circa cinque anni. I due erano entrambi incensurati.
Secondo le prime testimonianze il tutto sarebbe partito da una discussione sulle vacanze estive. La donna avrebbe voluto partire, dimenticando il lavoro e la recente morte della madre, ma l’uomo era ancora terrorizzato dal Covid.
Quest’ultimo viene descritto come un ipocondriaco con problemi d’ansia. Nonostante la fine del lockdown, continuava a rimanere chiuso in casa, per paura di contrarre il virus.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Torre Del Greco e di Torre Annunziata. I vicini hanno riferito di una coppia molto riservata ma, con l’avvento del Covid, i litigi erano diventati frequenti.
L’omicidio di Portici ha scosso l’intero ambito universitario, quello in cui Maria era conosciuta e stimata. Competente e determinata, autrice di diversi progetti di ricerca e punto di riferimento del suo settore. Si tratta di uno degli innumerevoli casi di violenza a discapito delle donne.