Vergogna sui social: festa per il ritorno a casa di un arrestato per l’omicidio di Maurizio Cerrato
Set 09, 2021 - Francesco Pipitone
Torre Annunziata – Una festa per la scarcerazione di Francesco Cirillo, il 67enne che ha confessato di essere presente quando Maurizio Cerrato fu ucciso per un parcheggio. I magistrati lo hanno fatto uscire dal carcere di Poggioreale disponendo gli arresti domiciliari. Sui social sono stati pubblicati video e foto da parte dei suoi familiari, manifestazioni di felicità per il ritorno a casa. Tutto senza rispetto per una vita umana spezzata, disprezzando il dolore della moglie e dei figli di Maurizio, la cui vita non tornerà mai più indietro.
Indignata anche la grande parte dei cittadini oplontini, ed infatti domani alle 17 si terrà un flashmob per protestare contro la scarcerazione di Cirillo. L’evento sarà patrocinato dalla Confcommercio Torre Annunziata, guidata dal coordinatore Giuseppe Manto. Il flashmob si riunirà nella piazzetta adiacente a via IV Novembre. Gli associati della Confcommercio e tutti i negozianti di Torre Annunziata sono invitati a supportare l’evento abbassando a metà la serranda alle ore 17.00.
A episodi di vicinanza come questo fa però da contraltare una certa omertà, una delle piaghe che affliggono la città ed è emersa anche durante le indagini per la morte di Maurizio Cerrato. La magistratura l’ha proprio evidenziato ed ha riferito che i filmati di video sorveglianza, che avevano ripreso la scena, erano stati cancellati. Dell’indifferenza e girarsi dall’altra parte di alcuni, un atteggiamento che equivale a essere complice di questo omicidio, aveva parlato anche la moglie di Maurizio, Tania Sorrentino, appena saputo della scarcerazione. Su Facebook aveva scritto:
“Mio marito non ha avuto diritto al Riesame, noi non abbiamo diritto a sconti di pena. Se c’è una giustizia Divina tu padre indegno di questo nome pagherai fino al resto della tua miserabile vita. Fine pena mai per gli assassini. Ringrazio chi ha visto e non è intervenuto per difendere Maurizio Cerrato. Ringrazio chi ha registrato e cancellato il video dell’agguato perpetrato a mio marito, ringrazio chi per paura non ha parlato e continua a nascondere la testa nella sabbia. Grazie perché grazie a voi questa frattaglia umana è tornata comodamente a casa nel suo letto. Sappiate che non ve lo auguro ma i vostri figli e i vostri mariti potrebbero incontrarlo per strada, come è successo a noi. Purtroppo solo allora capirete che il vostro silenzio ha avuto un prezzo troppo alto.”